850 anni fa nasceva il “formadio”, il padre del Parmigiano-Reggiano. Proprio tra l’Appennino e Bibbiano. Infatti, il vocabolo “formadio”, in terra di produzione del Parmigiano-Reggiano,
compare per la prima volta il 13 aprile del 1159 in una pergamena dell’Abbazia di Marola. Tuttomontagna fu il precursore, nel 2000, a nel dare notizia di questa scoperta, divulgata da allora dal nostro redattore Gabriele Arlotti. La Comunità Montana dell’Appennino Reggiano ha fatto tesoro di questa pergamena, creando, in sinergia con numerosi enti, una serie di iniziative a promozione del Parmigiano-Reggiano dei caseifici, ma anche del territorio. Sono giunti, per questo, giornalisti da tutta Italia e appassionati di gastronomia, ma anche semplici turisti. La preziosa pergamena di Formolaria è oggi conservata presso l’Archivio di Stato di Modena, ma una copia autografa. Antesignano del Parmigiano-Reggiano, il “formadio” segna il passaggio dalla produzione di formaggio di latte ovino, a quella ottenuta con il latte vaccino, una tappa importante nella nascita di quello che diventerà il foraggio più famoso del mondo.